Hai deciso di vendere casa. Ti trasferisci per lavoro, vuoi cambiare ambiente, hai bisogno di una casa più grande oppure te ne basta una più piccola. Magari hai ereditato, oppure lo smart working ti permette di lavorare dal tuo giardino in campagna. Qualunque sia il motivo, pubblichi il tuo annuncio e ti concentri sul trovare l’acquirente migliore. Tutto fatto?
Non proprio. Vendere una casa può sembrare una cosa semplice, ma nasconde insidie che possono rendere l’impresa un vero incubo. Una piccola modifica apportata anni addietro, un pergolato, un muro interno spostato di qualche decina di centimetri, magari direttamente dall’impresa edile in fase di costruzione: ciò che ai nostri occhi può sembrare usuale o irrilevante può trasformarsi in un ostacolo in grado di far slittare o addirittura bloccare la vendita.
Le regole edilizie in Italia sono rigorose e complesse e una casa che non è in regola non può essere venduta. Il notaio non può procedere con il rogito in caso di mancanza o di non conformità della documentazione. Anche qualora il rogito venisse egualmente stipulato, potrà in seguito dichiarato nullo, quindi inefficace.
In altre parole, se i documenti non sono in regola, la vendita è destinata al fallimento.
I 5 documenti fondamentali
Ci sono cinque controlli che vanno assolutamente effettuati prima di mettere in vendita la casa. Qualora si ravvisino delle irregolarità, queste vanno preventivamente sanate.
- Conformità Catastale: è fondamentale che lo stato dell’immobile corrisponda esattamente alle piantine registrate presso il catasto. Qualsiasi discrepanza costituirà un ostacolo alla vendita.
- Conformità Urbanistica ed Edilizia: il catasto registra le mappe dell’immobile depositate, ma non garantisce che le stesse rappresentino una configurazione autorizzata della casa. La legittimità dello stato dell’immobile è attestata solamente dai titoli edilizi rilasciati nel corso della sua vita. Questi documenti includono il permesso di costruire (precedentemente noto come concessione edilizia o licenza edilizia) e, per eventuali modifiche apportate successivamente, la DIA, la CIA o la CILA. Tutti questi documenti vanno forniti al notaio durante il rogito. E’ necessario che lo stato di fatto dell’immobile, le piantine registrate al catasto e i titoli edilizi siano tutti tra loro coerenti.
- Certificato di Abitabilità: questo certificato attesta che l’immobile rispetta le condizioni di sicurezza, igiene e salubrità richieste dalla normativa vigente.
- Conformità Impianti: questo documento attesta la conformità degli impianti dell’immobile, come il riscaldamento o l’impianto elettrico, alle norme ed ai regolamenti di sicurezza vigenti.
- APE – Certificato di Prestazione Energetica: il certificato APE, rilasciato da un tecnico specializzato, attesta l’efficienza energetica dell’immobile. Deve essere aggiornato in caso di lavori di ristrutturazione o riqualificazione e ha una validità di 10 anni.
Vendere Casa con Immoveo
Non devi affrontare tutto questo da solo, puoi farti aiutare da una buona agenzia immobiliare che ti aiuterà e ti consiglierà, guidandoti attraverso il processo di certificazione e vendita.
Ora che i documenti sono a posto, però, arriva una parte ancora più difficile: trovare l’acquirente giusto.
Con Immoveo hai due modi per vendere la tua casa: direttamente a Immoveo oppure sul mercato. Sarà l’algoritmo proprietario ImmoX ad identificare la soluzione migliore sulla base delle caratteristiche della tua casa. Puoi decidere di metterla in vendita casa così com’è oppure di effettuare alcuni interventi mirati per aumentarne il valore commerciale, ricavando così un importo superiore dalla vendita.
In entrambi i casi Immoveo è al tuo fianco dall’inizio alla fine, direttamente e con l’aiuto dei suoi partner selezionati, adattandosi ai tuoi tempi e alle tue esigenze. Immoveo non ti lascia solo, ha sempre una risposta e una soluzione per te.
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